Scopriamo insieme le golosità emiliane

IL BENSONE:

ANGHÈ NINT ED PIÙ BOUN!

Sul fronte gastronomico l’Emilia-Romagna può vantare un lungo elenco di prelibatezze, tra cui appunto il bensone: un dolce così semplice e genuino che sorprenderà il vostro palato. Il dolce originario era a forma di “S” e preparato senza farcitura.

Si mangia a colazione e quando inizia a seccarsi viene servito a fine pasto intinto in un bicchiere di Lambrusco.

SAPEVI CHE IL GIORNO DEL BENSONE È

IL 1 DICEMBRE?

Le origini del bensone risalgono al Medioevo. Era il dolce preparato in occasione della ricorrenza di Sant’Eligio, patrono dei fabbri e degli orafi, ricorrenza che cade appunto il 1 dicembre.

DUE CHIACCHIERE SULL’ETIMOLOGIA

Alcuni cultori pensano che l’etimologia sia da ricercare nell’usanza di portarlo in chiesa nei giorni di festa per farlo benedire: da qui il nome: “pane di benedizione”, nel dialetto diventato “bensone”.

Un’altra interpretazione è che il suo nome potrebbe invece derivare dal francese “pain au son”, ovvero pane di crusca, poiché un tempo, si utilizzava per la preparazione del dolce la farina non setacciata.

PAESE CHE VIENI, NOME CHE TROVI:

E TU COME LO CHIAMI?

Nella bassa modenese viene chiamato bensone, o “bensoun”. I Piacentini lo chiamano “buslàn”, mentre sia a Bologna che a Ferrara lo troviamo con i nomi di ‘brazadela’ o ‘pinza’.

SOLO INGREDIENTI SEMPLICI CHE TUTTI ABBIAMO IN CASA.

La sua preparazione, rimasta quasi immutata nei secoli, prevedeva un impasto di farina, latte, uova, burro e miele. Il miele è stato poi sostituito con lo zucchero quando nel 1747, Sigismondo Margraff scoprì l’esistenza del saccarosio nella barbabietola.

Pare che la cosa più complicata sia trovare la giusta consistenza della frolla, che deve comunque restare più morbida di quella delle crostate.

Ricetta del Bensone

Ingredienti per 1 bensone grande:

• 500 g di farina 00
• 250 g di zucchero semolato
• 100 g di burro
• la scorza di 1 limone grattugiata (a piacere)
• 3 uova
• 16 g di lievito per dolci
• latte q.b.
• granella di zucchero

 

Procedimento:

In una ciotola raccogliete la farina, il lievito e lo zucchero e mescolateli tra loro per amalgamarli. Unite poi le uova, il burro fuso a temperatura ambiente e la scorza di limone se desiderate: impastate il tutto. Qualora il composto risultasse troppo asciutto unite un pochino di latte. Formate un panetto e disponetelo su una teglia foderata con carta forno. Con le mani dategli la forma di un filone. Spennellate con il latte e cospargete con abbondante granella di zucchero. Cuocete nel forno già caldo a 180° per 35-40 minuti verificando la cottura con uno stecchino che dovrà uscire pulito. Sfornate e fate raffreddare bene prima di servire.

AGGIUNGI UNA VARIANTE A TAVOLA

CHE C’È UN BENSONE IN PIÙ!

Oggi il bensone è presente in molte varianti, con ripieni di confetture anche per recuperarne gli avanzi, di crema alle nocciole o di savòr, una conserva dal sapore intenso tipica della tradizione contadina romagnola a base di mosto d’uva e frutta mista.

Vuoi provare la versione del Maestro Pasticcere Iginio Massari?  Farciscilo con confettura di amarene e accompagnalo con crema al mascarpone.

Sapevi che la versione bolognese, è farcita con mostarda dolce?

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